Tre Giorni in Sardegna: da Palau a Porto Cervo

Non basterebbe nemmeno una settimana per visitare anche solo una piccola parte di Sardegna, figuriamoci 3 giorni.
Ma purtroppo, non potendo soggiornare più tempo, ho cercato di sfruttare al massimo ogni ora passata su questa magica isola.

Le soluzioni per raggiungere la Sardegna sono 2:

  • via mare, con i traghetti che partono da Livorno, Genova o Civitavecchia;
  • in aereo.

Se scegli la prima opzione ti consiglio di imbarcare anche la tua vettura, così che una volta giunto a destinazione potrai visitare molti più posti. Nel secondo caso invece, puoi richiedere la macchina a noleggio in loco o prenotarla in anticipo via internet.

Avendo scelto un hotel a Palau, una volta atterrati ad Olbia-Tempio occorre prendere l’autobus e fare 1h/1h30 di viaggio.

Palau

Palau è una cittadina bellissima in cui soggiornare e molto tranquilla. Si trova proprio di fianco alla Costa Smeralda e di fronte all’incantevole Arcipelago della Maddalena da cui partono traghetti e barche per le escursioni.

Il centro di Palau è rappresentato dal porto e dalla strada parallela, via Nazionale, ricca di negozietti di artigianato tipico sardo. Lì si possono trovare anche una varietà di ristoranti dove mangiare pesce, pasta tradizionale e anche pizza.

Il simbolo di Palau è la Roccia dell’Orso, una “scultura” plasmata dalla natura che richiama la forma di un orso con il capo rivolto verso il mare.

Roccia dell'Orso a Palau (Sardegna) Roccia dell'Orso a Palau (Sardegna)

Se hai voglia di relax, a Palau trovi almeno una ventina di spiagge tra cui quella della Sciumara (in gallurese significa “foce”).
Qui l’azzurro del mare, il verde della macchia mediterranea e il colore dorato della sabbia si mescolano a creare un suggestivo panorama.

Spiaggia della Sciumara (Palau - Sardegna)

Arcipelago della Maddalena

Da Palau, l’isola è raggiungibile in soli 20 minuti di traghetto.
Ci sono principalmente 2 compagnie che effettuano il servizio: la Delcomar e la Maddalena Lines.

Una volta attraccati al porto de La Maddalena, il consiglio è quello di noleggiare uno scooter o una bicicletta elettrica (più eco-sostenibile) per girare tra le tante attrazioni.

La prima meta da segnare in agenda è il Compendio di Garibaldi a Caprera (isola limitrofa collegata a La Maddalena tramite un ponte) che comprende la sua dimora, l’azienda agricola e il suo memoriale.

Dopo un tuffo nella storia è il momento di tuffarsi nelle acque cristalline delle spiagge. Le più belle sono: la Spiaggia del Relitto, cala Portese e Cala Coticcio a Caprera; la spiaggia di Cala Spalmatore, di Trinità Bassa e Monti d’à Rena a La Maddalena.

Spiaggia de Lo Spalmatore - La Maddalena Vista Panoramica di La Maddalena e Caprera

Porto Rafael e Punta Serdegna

Spostandosi più a ovest da Palau ci si immerge nell’esclusiva Porto Rafael. Il design e il colore delle abitazioni ricorda un po’ la Grecia. Qui ville lussuose e porto turistico sono incorniciati da olivastri, mirto e lavanda. Se il tempo te lo concede, fermati ad ammirare il panorama dalla piazzetta affacciata direttamente sulla spiaggia.

 

Proseguendo verso nord, una tappa d’obbligo è alla Fortezza di Monte Altura, costruita tra il 1887 e il 1889 a partire dal granito già presente di Monte Altura.
Lo scopo era quello di difendersi da un eventuale tentativo di invasione via mare da parte della vicina Francia e dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale anche via aerea.

Dall’entrata si vede subito l’imponente scalinata (171 scalini) che usavano i soldati per raggiungere le postazioni di vedetta.

fortezza-monte-altura
La domanda sorge spontanea “Anche noi dovremmo salire tutti gli scalini?” e il pensiero subito dopo è “Ma no, ci sarà sicuramente un’alternativa”. La risposta invece è “Sì”, occorre salire tutte le scale per poter arrivare in cima, visitare le postazioni di vedetta e difesa e godere di un panorama mozzafiato… come questo:

panorama-fortezza-monte-altura

Ma niente paura, gli scalini non sono ripidi e in men che non si dica sei arrivato in cima.
Non tutti gli ambienti sono visitabili, di quelli interni solamente una delle stanze dove venivano caricati gli esplosivi verso le postazioni sovrastanti erano aperti al pubblico.

La fortezza è visitabile solo con la guida esperta e la visita dura circa 30 min.

La strada dove si trova la fortezza arriva fino a Punta Sardegna. Lì due sono le attrazioni principali: la torre panoramica e il faro.

Porto Cervo e Capriccioli

La storia narra che il principe Karim Aga Khan, negli anni ’60 arrivò in questa zona e rimase affascinato dall’acqua cristallina, la sabbia bianca finissima e dal verde della macchia mediterranea. Fù amore a prima vista.
La sua spiaggia preferita è la spiaggia del Principe, di esclusiva bellezza e raggiungibile a piedi tramite un sentiero immerso nella natura.

cala-del-principe

La spiaggia si trova a pochi minuti dal centro della Costa Smeralda (come il principe ribattezzò questa zona) che è il frutto di una grande idea e di un grande investimento effettuato dal principe stesso, che insieme ad architetti e artisti italiani progettò un paradiso turistico di lusso, trovando l’ispirazione dai piccoli villaggi sardi.

E fu così che nacque Porto Cervo, una frazione costiera del comune di Arzachena. Il nome deriva dal fatto che il borgo è situato attorno ad un’insenatura naturale che ricorda proprio un cervo.
Qui, nei mesi centrali dell’estate non è difficile ritrovarsi in piazzetta o a fare shopping insieme a personaggi famosi: stelle del cinema e della televisione, calciatori e tanti altri personaggi pubblici.

Il paesino è un intreccio di boutique di lusso, ristoranti prestigiosi e arte. La Piazzetta delle Chiacchiere offre un bellissimo panorama sia sul porto da cui si possono scorgere esclusivi yacht, sia sulle ville che si arrampicano fino alle collinette circostanti.

A sud di Porto Cervo, una tappa d’obbligo è a Cala Capriccioli (in gallurese “caprette”) che si divide in due spiaggette:

  • Capriccioli est, caratterizzata da fondali bassi e sabbiosi;
  • Capriccioli ovest, a sua volta formato da altre due spiagge: la spiaggia “del Pirata” dove un pontile in legno permette l’attracco di gommoni e piccole barche e la spiaggia “delle tartarughe”, chiamata così perché le tartarughe marine vengono qui a deporre le uova in una zona protetta da dune e boschetti.

Cosa mangiare in Sardegna:

  1. Fregola ai frutti di mare: la fregola è un tipo di pasta fatta con la farina di semola di grano duro;
  2. Malloreddus, pasta lunga spesso paragonata ai gnocchetti sardi e i Culurgiones, i ravioli tipici;
  3. Pane carasau: un tipo di pane sottile e croccante;
  4. Formaggio pecorino;
  5. Seadas: il tipico dolce sardo. Si tratta di una sfoglia di pasta a base di semola riempita con formaggio da mangiare fritta condita con miele o zucchero.

fregola-malloreddu-culurgiones panecarasu-pecorino-seadas

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