Lisbona in 4 giorni: tra azulejos, fado e pastéis de nata

Ho un debole per le città di mare, credo abbiano un fascino particolare che me le fa amare ancor prima di visitarle.
Questa volta ho scelto Lisbona come destinazione per la mia breve vacanza: 3 giorni nella capitale portoghese e 1 giorno a Sintra, a 50 minuti di treno.

Lisbona è caratterizzata da salite e discese continue che la rendono una meta affascinante e avventurosa per chi la visita a piedi. I turisti sono comunque aiutati dagli elevadores, ascensori o funicolari che collegano diverse zone della città.
Se non ami particolarmente camminare, puoi salire sui tradizionali tram che ti portano in ogni parte della capitale portoghese, il più famoso dei quali è il Tram 28.

Giorno 1

Ho scelto di soggiornare in un hotel del Bairro Alto, quartiere ricco di gallerie d’arte, boutique, street art e di vita notturna.
Il primo giorno mi incammino da qui, tra salite e discese ripide, fino a raggiungere Praça do Comercio, con il suo maestoso monumento di Vasco da Gama. La piazza è il centro nevralgico di Lisbona, qui una volta si ergeva il Palazzo Reale distrutto dal grande terremoto del 1755.
Proseguendo raggiungo la Chiesa di Santa Engrácia, oggi Pantheon. Ti consiglio di salire in cima fino alla terrazza, da qui si può ammirare una vista pazzesca su tutta Lisbona e sulle acque del fiume Tago.

Dopo pranzo ho deciso di perdermi tra le vie dell’Alfama, l’antico quartiere arabo che possiede a parer mio i migliori scorci della città. Qui è “obbligatoria” una tappa al Castello de Sao George, simbolo di Lisbona che dall’alto domina su tutta la capitale, e immergersi nella storia di questo luogo che vide passare romani, visigoti e arabi.

Riprendo la camminata nel labirinto di strade che formano l’Alfama e mi fermo ad ammirare gli edifici attorno a me. Come tutte le città portoghesi, Lisbona è famosa per le sue decorazioni. Gli azulejos, piastrelle di ceramica colorate e di diverse fantasie, riempiono le pareti di ogni casa e non è possibile trattenersi dal scattare foto ad ogni muro che si incontra.
Per conoscere a fondo la vita nell’Alfama, il mio consiglio è quello di passare la serata proprio qui. Vi si trovano tanti ristoranti in cui assaggiare specialità di Lisbona, come il bacalhau, e intimi locali in cui ascoltare esibizioni di fado, la struggente musica tradizionale.

Giorno 2

Per il secondo giorno a Lisbona ho programmato la visita al Monastero dos Jerónimos e alla Torre di Belém. Suggerisco di prenotare in anticipo i biglietti per il Monastero o di comprarli in loco insieme al biglietto per la Torre, così da evitare le lunghe code di turisti per entrare.
L’edificio è imponente e di una bellezza mozzafiato. La sua costruzione iniziò nel 1502 su richiesta di Re Manuele I per celebrare il ritorno di Vasco da Gama dalle Indie.
Al suo interno trovi un meraviglioso chiostro, realizzato da tre diversi architetti in tre differenti stili artistici.

Proseguo la camminata fino alla Torre di Belém, un antico faro circondato dall’acqua, oggi collegato con la terraferma da un piccolo ponte in legno.
Qui è possibile visitare le antiche prigioni e godere della bellissima vista sul fiume direttamente dalla terrazza. Da un lato si ammira Lisbona e dall’altro l’Oceano Atlantico.

Dopo un pranzo veloce in uno dei food trucks presenti, riprendo il mio tour in direzione Padrao dos Descobrimentos, un gigantesco monumento in pietra bianca dedicato alle Scoperte. Salendo in cima si ammira la bellezza di Lisbona e del fiume Tago da 50 metri di altezza. Guardando in basso, invece, si vede il magnifico pavimento della piazza con la rappresentazione, in marmo colorato, di una rosa dei venti e un planisfero.
Prima di tornare in città non puoi non fermarti alla casa dei Pastèis de Nata, il tipico dolce di Lisbona che qui fu ideato per la primissima volta!
La fila è molto lunga, ma non farti spaventare… scorrerà veloce e ne varrà la pena!

Giorno 3

Il terzo giorno del mio piccolo viaggio l’ho dedicato a Sintra, a circa 50 minuti di treno da Lisbona. La prima tappa è sicuramente il Palazzo Nazionale, antica abitazione del re. Questo palazzo gotico merita una visita grazie alla sua lunga storia e alle stanze e soffitti decorati con magnifici azulejos.
Dopo un giro nel centro storico di Sintra parto per la seconda tappa: Palacio la Pena. Questa è l’attrazione più amata e visitata della città. Il palazzo/castello è situato sulle colline e fu costruito come regalo di nozze per re Ferdinando II. Sfortunatamente ho visitato il palazzo in un giorno di pioggia, ma i suoi colori erano ugualmente intensi e luminosi e l’atmosfera era davvero magica.

Di ritorno a Lisbona, non ancora stanca, decido di camminare ancora un po’ per le sue strade e fermarmi per cena in un locale tipico in cui ho assaggiato il polvo a Lagareiro, specialità portoghese a base di polpo, patate, chiodi di garofano e alloro.

Giorno 4

Per l’ultimo giorno del mio viaggio avevo a disposizione solo la mattinata e ho deciso quindi di incamminarmi dal Bairro Alto verso il centro della città.
A Lisbona è possibile trovare tantissimi punti panoramici chiamati miradouros da cui ammirare ogni angolo della città e il fiume. Durante la mia passeggiata ho incontrato quello che reputo uno dei più belli: il Miradouro Santa Luzia. È una vera e propria terrazza sotto i portici adornata da fiori colorati e azulejos. Da qui è possibile godersi la vista sulle antiche mure arabe, sul Tago e sui tetti dell’Alfama.

Meravigliosi scorci, panorami mozzafiato, ottimo cibo e un pizzico di fado (malinconia) sono la ricetta perfetta per una vacanza a Lisbona. In 4 giorni il fascino della capitale portoghese ti rapirà!

"Con gli occhi annegati nel mondo"

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