Le più belle località sul Lago di Garda da visitare in quattro giorni
Amo la natura, i paesaggi montani e le escursioni in quota, ma mi faccio altresì conquistare dagli ambienti lacustri e dalla loro assoluta tranquillità; sono le mete migliori per combinare insieme attività sportive e uscite culturali.
Il Largo di Garda ne è un esempio perfetto. E’ la mia destinazione prediletta quando ho voglia di staccare la spina, fare una vacanza attiva nella natura e al contempo immergermi nella storia e nell’arte di un luogo.
Per seguire l’itinerario che descrivo qui di seguito devi avere a disposizione almeno quattro giorni.
Altrimenti puoi sempre scegliere di spezzarlo… avrai così un valido motivo per tornare!
Gardone Riviera e il Vittoriale degli Italiani
Gardone Riviera merita una visita se non altro per il Vittoriale, monumentale cittadella dimora di Gabriele d’Annunzio e oggi sede di un importante museo.
Pensa al celebre poeta e ti accorgerai di come il Vittoriale degli Italiani sia puro riflesso della filosofia “Bisogna fare della propria vita come si fa un’opera d’arte”.
Hai due possibilità per il biglietto: acquistare la visita al parco, al mausoleo e al museo “D’Annunzio Segreto”, oppure comprendere anche la visita alla Prioria – sempre molto gettonata e per questo soggetta a file.
Proprio a causa dei tempi d’attesa, ho optato per la prima tipologia di biglietto.
Ogni angolo del parco è tenuto alla perfezione e i punti di interesse sono molteplici.
Ingresso e Anfiteatro “Parlaggio”
All’ingresso del Vittoriale, disegnato dall’architetto Gian Carlo Maroni, è posto un portale a due arcate e un timpano con il motto “Io ho quel che ho donato” che funge da monito ai visitatori. Pochi passi più in là si giunge in un anfiteatro affacciato sul lago e denominato da D’Annunzio “Parlaggio”. L’architetto Gian Carlo Maroni fu mandato a studiare il teatro di Pompei per trarne ispirazione.
Proprio in questi giorni di marzo 2020 – purtroppo rimandata – era prevista la nuova inaugurazione per presentare la nuova copertura dell’anfiteatro in marmo rosso di Verona.
Nave Puglia e MAS 96
Forse il più interessante cimelio dell’intero complesso. Fu una delle protagoniste della Prima Guerra Mondiale e si dimostrò particolarmente impegnativo portarla al Vittoriale. Venne donata a D’Annunzio dalla Marina Militare nel 1923; al suo interno è possibile osservare alcuni modelli di navi dell’epoca e una grande polena in bronzo collocata a prua e realizzata dallo scultore Renato Brozzi.
Nello stesso anno in cui la Nave Puglia venne donata a D’Annunzio, un altro importante cimelio giunse al Vittoriale: il MAS 96. A bordo del MAS D’Annunzio osò l’inosabile portando a termine, nel 1918, un raid militare ricordato come la “Beffa di Buccari”. MAS sta per “motoscafo-anti-sommergibile”, ma il poeta gli affiancò anche il motto “Memento Audere Semper”. Per l’appunto, “Ricordati Sempre di Osare”.
Laghetto delle Danze
Dalla forma di un violino in onore di Gasparo da Salò, inventore dello strumento, il Laghetto delle Danze sorge nel punto in cui il rivo dell’Acqua Pazza e il rivo dell’Acqua Savia confluiscono. Amante della musica, D’Annunzio volle creare un luogo la cui armonia, insieme al rincorrersi delle acque, suggerisse i movimenti pieni di grazia delle ballerine.
D’Annunzio Segreto
Inaugurata nel 2010, l’esposizione D’Annunzio Segreto raccoglie quanto fino allora era rimasto segreto e sconosciuto al grande pubblico perché nascosto negli armadi e nei cassetti della Prioria.
Mausoleo
Io resto con il nulla che mi sono creato.
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Il Vittoriale, casa-museo del Vate negli ultimi anni della sua vita, è tra le espressioni più tangibili dell’adesione di D’Annunzio all’Estetismo. E’ un museo che egli stesso contribuì consapevolmente a realizzare dal primo momento in cui vi mise piede. E il Mausoleo, in un certo qual senso, sancisce nella forma più solenne l’ideale perseguito durante l’intera sua esistenza: fare della propria vita un’opera d’arte.
Limone sul Garda: le limonaie e gli scorci sul lago
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Limone mi ha affascinato tantissimo.
Aggrappata alla roccia scoscesa, la piccola cittadina sprigiona il fascino del borgo antico.
Il nome deriva dal latino Limen che significa confine, ma da sempre fu associato all’agrume tipico locale: il limone.
Limone sul Garda deve il suo sviluppo socio-economico e culturale alla Repubblica di Venezia; fu infatti grazie alla Serenissima che iniziò a prosperare attraverso la coltivazione ed esportazione di agrumi e la costruzione di limonaie.
Persino Goethe, nel suo viaggio in Italia nel 1786, ne rimase estasiato.
Passando in barca, vide dal lago le serre di agrumi e fu colpito dai magnifici scorci… tanto da dedicare a Limone sul Garda i primi versi di una sua famosa poesia: “Conosci il paese dove fioriscono i limoni?”
Sì, Limone sul Garda è avvolta dall’aura di una magia.
Con il suo clima mite, le limonaie e quelle macchie di giallo, arancio e verde a colorar la roccia, ci si domanda se ci si sia spinti davvero così a nord.
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Da non perdere la Limonaia del Castèl.
Con qualche spiccio visiti questa antica limonaia ristrutturata di recente dal comune.
Unica nel suo genere – con i bianchi pilastri di muratura rivolti verso il sole per catturarne ogni suo raggio – e perfettamente inserita nel paesaggio, la limonaia è testimone del glorioso passato della cittadina.
Riva del Garda e Arco
Riva del Garda è la punta più a nord del lago. Qui siamo in Trentino e lo si nota facilmente dai mutamenti nel paesaggio, che si fa più montano. Non ho avuto molto tempo per scoprirla, ma vale la pena una sosta per perdersi tra le sue vie e ammirare il lago nella sua estremità più a nord.
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Ad Arco, il carattere prettamente montano di queste terre si fa ancora più evidente.
Nelle vie del piccolo centro storico si notano i numerosissimi negozi sportivi con proposte per l’arrampicata ben in evidenza in vetrina.
Grazie alle sue palestre di roccia, è da venti anni la Capitale mondiale del free-climbing. Ogni anno, a settembre, si tiene una competizione che richiama atleti da tutto il mondo per contendersi il titolo di Rock Master.
Come tutto il territorio del Garda, anche Arco è molto apprezzata dagli amanti della mountain bike.
Monte Baldo: escursioni, passeggiate, relax in quota e il lago visto da un’altra prospettiva
Se visiti il Lago di Garda e non sali in cima al Monte Baldo hai visitato il lago solo a metà.
Anelato rifugio per sfuggire all’intenso caldo estivo, punto di partenza di diversi trekking e tracciati di mountain bike, mecca degli amanti di parapendio, il Monte Baldo è sempre una meta assai gradita.
Da Malcesine parte una funivia che ruota su se stessa per permettere a tutti di ammirare il panorama.
In pochi minuti arrivi a quasi 1800 metri di altitudine.
Complice una giornata tersa, dalla cima del monte hai una vista spettacolare su gran parte del Lago di Garda.
Due rifugi poco distanti dalla funivia ti permettono di pranzare in quota o di concederti uno spuntino.
Da quassù partono numerosi sentieri di diversi livelli di difficoltà.
Tra i più famosi c’è il Sentiero del Ventrar che regala scorci mozzafiato sul lago, pegno alcuni tratti esposti e impegnativi.
Bardolino e Lazise
Celebre per l’omonimo vino, Bardolino si trova sulla sponda sud-est del Garda.
Qui mi sono ritagliata del tempo per una rilassante passeggiata sul lungolago e un aperitivo nel caratteristico centro.
Ho poi proseguito nella vicina Lazise per un breve tour curiosando tra le strette vie e i negozi di souvenir.
Peschiera del Garda – Sirmione in bicicletta
Soprattutto nei mesi estivi di alta stagione è meglio evitare di recarsi a Sirmione in auto.
Impossibile trovare parcheggio e anche se dovessi trovarlo, questo colpo di fortuna ti costerà caro.
Da Peschiera del Garda parte un itinerario per bici quasi tutto su pista ciclabile, una decina di chilometri di facile percorrenza con city-bike.
Cosa vedere a Sirmione
Castello Scaligero
Soprannominata la Perla del Lago di Garda, Sirmione colpisce immediatamente con il suo centro storico sui generis.
Varcato l’arco di ingresso, si staglia imponente l’antico Castello Scaligero, tra le rocche dell’epoca meglio conservate del Garda e raro esempio di fortificazione lacustre. Da non perdere la visita!
Il castello è bagnato su tutti i lati dalle acque del Garda e sul lato che si apre verso il lago è stata realizzata, dopo la costruzione del castello, la darsena che un tempo serviva da riparo alla flotta scaligera.
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Grotte di Catullo
Sono rimasta molto colpita da questo luogo.
Erano le 12 di un afoso giorno d’estate, forse l’orario non era dei migliori.
Ricordo che fu veramente difficile proseguire la visita sotto il sole di mezzogiorno ma quel posto mi aveva completamente rapito.
L’area archeologica delle Grotte di Catullo conserva al suo interno i resti di una delle maggiori ville residenziali d’epoca romana dell’Italia settentrionale. Posizionata su un leggero rilievo, domina dall’alto tutta l’insenatura di Sirmione.
La villa occupa due ettari di terreno ed è costruita su tre livelli. Tutt’attorno si estende uno storico uliveto con più di 1500 piante. All’interno dell’area archeologica ha sede anche il Museo Archeologico di Sirmione.
Jamaica Beach
A detta di molti, una delle spiagge più belle di Sirmione e del Garda.
Io non posso né confermare né smentire perché è l’unica che ho visitato.
Sicuramente è molto carina, ma tende ad essere sovraffollata, soprattutto nei giorni più afosi d’estate.
In ogni caso le devo una menzione, se non altro perché ha saputo offrirmi il tanto desiderato refrigerio dopo la visita alle Grotte di Catullo.
Parco Giardino Sigurtà e Borghetto sul Mincio
Il Parco Giardino Sigurtà e Borghetto sul Mincio non fanno propriamente parte del Garda, ma essendo a solo 10 km da Peschiera sono facilmente raggiungibili per trascorrere una giornata di relax nella natura.
Il parco è qualcosa di unico.
Io l’ho visitato in primavera durante la fioritura dei tulipani, ma tutte le stagioni celano sorprese piacevoli con le fioriture di altre specie floreali.
Nel 2013 ha vinto il Premio Parco Più Bello d’Italia e nel 2015 è arrivato secondo in classifica per il Parco Più Bello d’Europa.
La fioritura dei tulipani è un evento che richiama tutti gli anni milioni di visitatori ed è considerata la più importante del Sud Europa.
Se ti capita, visita questo parco. La sua bellezza straordinaria ti regalerà bellissimi ricordi.
Ecco qualche altra foto.
Borghetto sul Mincio è un piccolo borgo veneto di origine longobarda, molto caratteristico per la presenza di mulini ad acqua, alcuni trasformati in graziosi B&B o ristorantini. Merita una visita per scattare qualche fotografia e concedersi una pausa in uno dei locali sull’acqua.